Per lo scarico di acque reflue civili non recapitabili in pubblica fognatura in acque superficiali e/o negli strati superficiali del sottosuolo da parte degli insediamenti civili, è necessaria apposita autorizzazione.
Riferimenti normativi:
• ai sensi del Decreto Legislativo n° 152/2006, si definiscono acque reflue domestiche quelle provenienti da insediamenti di tipo residenziali e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche;
• gli scarichi di acque reflue domestiche recapitanti fuori fognatura devono essere autorizzati dal Comune o dalla Provincia, in base alle rispettive competenze definite dalla normativa regionale, ossia dalla Legge Regionale 26 marzo 1990 n° 134 “Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi civili” e dalla Legge Regionale 17 novembre 1993 n° 48 “Individuazione, ai sensi della Legge 8 giugno 1990 n° 142, delle funzioni amministrative in capo a Provincia e Comuni in materia di rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque di cui alla Legge 10 maggio 1976 n° 319 e successive modifiche ed integrazioni”;
• la Legge Regionale n° 13/1990 prevede, all’articolo 8 comma 2, che “Tutti gli scarichi civili devono essere collegati alla pubblica rete fognaria se canalizzabili in meno di 100 metri dall’apposito punto di allacciamento”. A tale proposito, si ricorda che la Corte di Cassazione, con sentenza 14 luglio 2000 n° 9357, ha sancito l’applicabilità dell’articolo 1043 del Codice Civile, riguardante la servitù coattiva di scarico, anche nel caso in cui occorra attraversare fondi di altrui proprietà per allontanare le acque reflue derivanti dai servizi igienico-sanitari dell’edificio oggetto dell’obbligo di allacciamento alla pubblica fognatura. Qualora non fosse possibile raggiungere la pubblica fognatura, gli scarichi di acque reflue domestiche possono essere recapitati in:
- corsi d’acqua superficiali con adeguata capacità autodepurativa e che comunque non risultino in secca per più di 120 giorni all’anno;
- sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo;
• i reflui domestici oggetto dell’istanza subiscono un trattamento depurativo mediante il passaggio in vasca settica tipo imhoff e pozzo perdente;